Spremitura a freddo delle olive:
una lavorazione naturale per un prodotto di qualità

Per ottenere un buon olio di oliva, degno del nome Chincana, il tempismo nella raccolta dei frutti è fondamentale.
L’autunno è la stagione per eccellenza, soprattutto nel periodo che va da metà ottobre a fine dicembre, ma i fattori che determinano il momento giusto sono molteplici: il tipo di oliva (precoce o tardiva), la sua finalità, e le condizioni atmosferiche.
L’olio di oliva Chincana, nel rispetto delle migliori tradizioni contadine, si ottiene dalla spremitura di olive raccolte quando l’invaiatura, cioè l’alterazione di colore del frutto che da verde omogeneo assume una sfumatura violacea e poi nera, raggiunge il 50-60% del suo completamento. È durante questa fase di transizione che si ha la maggior concentrazione quantitativa di succo e di sostanze fenoliche responsabili delle principali proprietà organolettiche e nutrizionali.
Le olive sono raccolte a mano e subiscono quindi una pressatura soffice e a freddo, nella stessa giornata. Il frantoio a freddo agisce meccanicamente, come le antiche mole, e a temperature non superiori ai 27°C, garantendo così la migliore qualità dell’olio estratto.
Infatti, grazie a questa fase di macinazione si ottiene la pasta destinata alla gramolatura, vale a dire la separazione definitiva delle due parti: la solida che viene scartata, e la liquida, centrifugata di nuovo per allontanare l’acqua dall’olio di oliva, il quale risulterà infine idoneo per essere classificato come extravergine. L’intero procedimento, dalla raccolta manuale alla spremitura meccanica in giornata, riproduce, aggiornandoli con le moderne tecnologie, i metodi naturali di coltivazione e lavorazione delle olive, portando sulle vostre tavole tutto il sapore autentico dell’olio di oliva biologico.